21 marzo 2018
È in fase di montaggio il «corto» naturalistico girato da Tangenziale Esterna SpA all’interno dei tunnel salva-fauna che diverse specie stanziali nel Quadrante dell’Area Metropolitana collegato da A58-TEEM utilizzano per spostarsi in tutta sicurezza da un lato all’altro dell’Autostrada.
Video e scatti diffusi oggi dalla Concessionaria come anticipazione del documentario provano che volpi, donnole, tassi e faine hanno imparato a bypassare l’Arteria imboccando le 50 mini-gallerie scavate sotto il tracciato allo scopo di tutelare le specie da investimenti e gli automobilisti da possibili sinistri.
Le immagini riprese dalle foto-trappole, ossia da telecamere attive pure al buio grazie a speciali led, accreditano, infatti, l’uso dei tunnel da parte degli esemplari più inclini a percepire A58-TEEM non come un ostacolo alla disponibilità piena dell’habitat ma alla stregua di un’estensione dell’areale.
Caccia, riproduzione e cure parentali dei predatori colti dagli obiettivi mentre transitano dentro le mini-gallerie si svolgono, quindi, tra i due settori di un’Autostrada che sembra rispondere all’esigenza di garantire agli animali la continuità territoriale raccomandata dagli etologi a progettisti e costruttori.
I frammenti del cortometraggio pubblicati stamattina sul sito Internet e sui profili social di TE mostrano, del resto, vari soggetti che, constatata l’inviolabilità della blindatura assicurata alle carreggiate dalle recinzioni, hanno adottato il comportamento di incanalarsi, dalla sera in poi, lungo i passaggi faunistici.
L’adattamento alle trasformazioni dell’Hinterland indotte dalla realizzazione e dall’apertura dell’Autostrada (33 chilometri da Melegnano ad Agrate Brianza raccordati con A1 Milano-Napoli, A35-BreBeMi e A4 Torino-Trieste) ha consentito, dunque, alle specie di non percepire A58-TEEM come uno sbarramento.
E, se gli esperti cui la Società ha affidato il monitoraggio ambientale post operam si aspettavano che animali assai reattivi tipo volpi, donnole e faine escogitassero in fretta la soluzione al problema posto dall’Arteria, ha sorpreso pure gli etologi la fruizione delle mini-gallerie da parte di quei circospetti dei tassi.
L’esemplare finito nelle foto-trappole pare, anzi, recitare da consumato attore davanti alle telecamere dotate di sensori a infrarossi passivi: le fissa, difatti, senza evidenziare alcun timore dimostrando di trovarsi più a suo agio all’interno del tunnel rispetto alla volpe, alla donnola e alla faina immortalati nel filmato.
Andando nel dettaglio, le macchine da ripresa sono state installate in corrispondenza dei passaggi faunistici disseminati tra Milanese, Lodigiano e Brianza e mantenute in sede per un tempo di minimo sette giorni replicando il periodo di registrazione per tre volte con l’intento di massimizzare la raccolta di dati.
Per verificare l’avvenuto spostamento delle specie attraverso le mini-gallerie, gli addetti al monitoraggio hanno privilegiato la funzione «video» delle telecamere e si sono premurati di impostare una durata di ripresa pari a dieci secondi ripristinabile in continuo con pausa di cinque secondi tra le sequenze.
L’immensa mole di registrazioni effettuate permette di circoscrivere a pochissimi casi il transito diurno lungo i passaggi faunistici di specie conosciute per le attitudini prevalentemente notturne nell’ambito del reperimento di cibo come, appunto, sono Vulpes vulpes, Mustela nivalis, Martes faina e Meles meles.
Dal materiale acquisito dalla Concessionaria di A58-TEEM in vista del montaggio di un «corto» di matrice naturalistica mirato a sintetizzare il lavoro svolto e l’impegno profuso emerge, inoltre, la rara osservazione di soggetti che affrontano percorsi andata e ritorno nella medesima nottata all’interno dello stesso tunnel.
La maggior parte degli animali caduti nelle foto-trappole preferisce, insomma, usare una galleria per l’andata e un’altra per il ritorno comprovando sia l’ipotesi di un carattere pendolare degli spostamenti su scala giornaliera sia la sensazione che le specie abbiano individuato tutti i passaggi compresi nel loro areale.
Le immagini documentano, infine, che pure domestici o semi-domestici come gatti e conigli, dopo aver tentato invano di violare le reti, si sottraggono ai pericoli connessi agli spostamenti da un lato all’altro dell’Autostrada imitando, nell’utilizzo dei mini-gallerie, i predatori osservati nel corso del monitoraggio.