«Benvenuta bretella stradale “Cerca”-“Binasca” che aspettiamo da 50 anni. Scusate il ritardo…». Così recitavano i cartelli affissi ieri sera all’interno del Castello Mediceo di Melegnano dagli oltre 350 cittadini che, dalle 21 alle 23, hanno gremito in ogni ordine di posti la Sala delle Battaglie per prendere parte all’assemblea pubblica «Collegamento SP 39-SP 40 e opere ambientali integrate» promossa dal Comune e dal Consorzio Costruttori TEEM. E questo a stretto giro di posta rispetto all’apertura dei cantieri (10 novembre scorso) per la realizzazione, entro febbraio 2016, dell’infrastruttura ordinaria (senza pedaggio) più onerosa (25 milioni di euro) e più auspicata dai pendolari del Sud Milano fra le tante connesse in tale territorio (100 milioni di euro l’investimento complessivo) al tracciato autostradale (32 chilometri da Agrate Brianza a Melegnano raccordati a nord con l’A4 Torino-Venezia, al centro con BreBeMi e a sud con l’A1 Milano-Napoli) di TEEM-A58 ormai prossimo all’entrata in esercizio (tarda primavera 2015).
Il dibattito, protrattosi per un’ora e mezzo in un clima di partecipazione scevro da qualsivoglia forma di protesta, è stato preceduto dalle relazioni del sindaco Vito Bellomo, che ha ringraziato il presidente di CCT Silvio Fascio e l’intero Gruppo Gavio per l’impegno profuso, dell’assessore regionale all’Economia Massimo Garavaglia, dell’assessore provinciale alle Infrastrutture e presidente del Parco Agricolo Sud Milano Franco De Angelis, del progettista Pierangelo Pistoletti, dell’ingegner Eva Silva (CCT), dell’agronomo Mario Marziano e dell’architetto Luciano Minotti (Ufficio Tecnico Tangenziale Esterna Spa).
Il confronto sulla «Cerca-Binasca» (1,43 chilometri di sviluppo) ha permesso di sviscerare i temi relativi ai costi, alle difficoltà costruttive (superamento del Lambro e della Vettabbia tramite due viadotti con scheletro portante in acciaio Cor-Ten), ai disagi per gli abitanti nel quartiere Montorfano, agli interventi di mitigazione e all’effetto di decongestione sul traffico. Quest’ultimo è risultato sicuramente l’argomento più approfondito nell’ambito dell’assemblea. E non avrebbe potuto andare diversamente dal momento che Melegnano è un Comune storicamente penalizzato, a livello di qualità della vita e di competitività delle imprese, dalla presenza lungo il suo territorio dell’A1, della Tangenziale Est, della Strada Statale «Via Emilia» e di cinque Strade Provinciali («Cerca», «Binasca», «Sant’Angiolina», «Pandina» e «Melegnano-Landriano». Tutte queste arterie producono quegli imponenti flussi (40.000 macchine e camion al giorno solo sulla «Via Emilia») che verranno, appunto, depotenziati dalla costruzione del tracciato autostradale e delle opere connesse. TEEM va, insomma, inquadrata nell’ottica di un’infrastruttura-sistema da 2,2 miliardi di euro (compresi gli oneri finanziari) destinata a modernizzare il territorio fluidificando la circolazione nel rispetto dell’ambiente.
Se TEEM non fosse stata realizzata, la «Cerca-Binasca», come la nuova «Sant’Angiolina» e moltissimi altri interventi viabilistici attesi da oltre mezzo secolo, sarebbe rimasta sulla carta millimetrata ancora per chissà quanti decenni a causa sia dell’entità degli investimenti, garantita, grazie a risorse prevalentemente private, dalla Concessionaria TE, sia dei bilanci sempre più esigui di tutti gli Enti pubblici. La tratta che, da febbraio 2016, verrà assicurata dai viadotti della «Cerca-Binasca», armonizzati, nelle forme architettoniche e nell’utilizzo dei materiali, a quelli della vicina TEEM-A58 in modo da creare una sorta di skyline stradale, si scarica attualmente su arterie ormai sature e, quindi, assolutamente inadeguate a ricevere nuovi flussi veicolari. L’intervento darà vita a percorsi alternativi (viabilità di collegamento allo svincolo TEEM-A58 di Vizzolo Predabissi e realizzazione di una Variante alla SP 159 «Sordio-Bettola») e alla riqualificazione di tracciati esistenti, che risulteranno interconnessi con la rete viaria esistente tramite rotatorie.
A livello di mitigazione ambientale, la «Cerca-Binasca» verrà inserita nel contesto del Progetto Speciale Ambientale «Lambro-Rocca Brivio», che interessa la zona a nord di Melegnano nel punto in cui la «Via Emilia» incontra l’abitato. Il PSA ha l’obiettivo di potenziare le fasce boschive a protezione dei due corsi d’acqua presenti e, ugualmente, di implementare la parte arbustiva. Saranno lambiti anche i Comuni di San Giuliano Milanese e Colturano. L’area teatro dell’intervento confina a nord con il complesso storico monumentale della Cascina Rocca Brivio (San Giuliano Milanese) e a sud con Melegnano. Nel tratto in cui si esaurisce la cintura metropolitana del Comune di Milano e il Canale Redefossi confluisce nel Cavo Vettabbia, poco più a sud del Lambro, verrà attuata la riqualificazione (2,7 chilometri circa) dei percorsi ciclopedonali compresi tra Rocca Brivio, Melegnano Nord e il Quartiere Sarmazzano, a est del Lambro, dove sono stati pianificati interventi di pavimentazione e opere a verde di accompagnamento alle piste.