19 maggio 2019
Zattere, stivali di gomma, cerate e… obiettivi: nemmeno la pioggia ha fermato i safari fotografici cui, dalle 15 di oggi in avanti, hanno preso parte i nuclei familiari e i bird-watcher arrivati a Pozzuolo e Melzo per partecipare all’inaugurazione della riserva per l’avifauna aperta al pubblico in località Bisentrate.
L’apertura del nuovo parco protetto con annesse visite guidate ha contraddistinto, dunque, l’inizio dell’era WWF nella gestione dell’ex cava riconvertita in Oasi Naturalistica della Martesana da Tangenziale Esterna SpA e accessibile da A58-TEEM (33 chilometri da Agrate a Melegnano raccordati con A4, A35 e A1) e dalle arterie connesse.
La fruizione collettiva del sito (360.000 metri quadrati), che, sino al 2015, la Concessionaria utilizzò per rifornire di ghiaia i cantieri dell’Autostrada in costruzione e che, poi, riconsegnò riqualificata ai Comuni, è stata interpretata, quindi, come un’occasione di conoscenza dalle comunità locali e dagli appassionati di avvistamenti.
L’associazione animalista s’era aggiudicata, del resto, la gara bandita dai Municipi allo scopo di esternalizzare per cinque anni la tutela dello spazio perché ritenuta idonea, in base a esperienze pregresse, a valorizzare il luogo non solo tramite la sensibilizzazione dei residenti ma pure grazie al coinvolgimento di ornitologi provenienti da altre zone.
Le Amministrazioni interessate auspicano, insomma, che il combinato disposto tra i programmi didattici già avviati nelle scuole dal WWF e le informazioni sul patrimonio di biodiversità da scoprire assicurate agli amanti dell’avifauna dallo stesso sodalizio finiscano per richiamare tante persone all’interno dell’Oasi Naturalistica della Martesana.
In quest’ottica di promozione vanno inquadrati, del resto, non solo il taglio del nastro ma anche i sopralluoghi con videocamere spianate alla riserva per l’avifauna prospiciente il Casello Pozzuolo di A58-TEEM che i volontari dell’associazione, nel pomeriggio, hanno coordinato aiutando genitori e bambini ad avvistare, grazie ai binocoli forniti, le 70 specie censite.
Indipendentemente dall’adesione all’evento condizionata dai capricci del meteo, l’inaugurazione della riserva sotto l’egida di WWF e Comuni rappresenta, comunque, il lieto fine della trasformazione di un «non luogo», qual è, in genere, una cava di prestito, in un patrimonio ecologico in grado di generare risorse per il territorio.
La circostanza che, sin dai primi fine settimana del 2017, molti bird-watcher si siano recati in loco con l’obiettivo di riuscire a osservare, peraltro esclusivamente da dietro le reti, una delle sei rare moretta tabaccata registrate accredita, infatti, le potenzialità attrattive del nuovo paradiso schiuso dall’Autostrada taglia-file e dalle strade integrate.
Anche perché diversi ornitologi hanno raggiunto sistematicamente il posto per avvistare l’esemplare albino di svasso segnalato come imperdibile nei bollettini Internet degli specialisti, il cavaliere d’Italia, il moriglione, il tuffetto, la marzaiola, il mestolone, l’airone cinerino, il falco di palude il gruccione e tutti gli altri uccelli ormai stanziali.
Il sogno di cittadini e imprese è, d’altra parte, che la valorizzazione dell’Oasi Naturalistica della Martesana avviata con la vernice di questa aggiornata uggiosa finisca per incrementare le presenze sul territorio e attivare un flusso turistico da alimentare con lezioni di Natura en-plein-air di ogni livello, perlustrazioni organizzate, indagini scientifiche e divieti di caccia.
«Abbiamo riscontrato concentrazioni di volatili inusuali per il Milanese – ha dichiarato Antonio Delle Monache, coordinatore regionale delle guardie venatorie WWF -. Le nidificazioni, evidenti da tempo, sono spiegabili con l’efficacia degli interventi attuati da Tangenziale Esterna SpA per rinaturalizzare l’area al termine delle escavazioni».
«Abbiamo puntato sulla riconversione del sito in riserva caldeggiata dalla Concessionaria nonostante operatori privati si fossero premurati di ipotizzare progetti alternativi come il deposito di camper o il centro di sci nautico – ha aggiunto il sindaco di Pozzuolo Angelo Caterina -. Rimaniamo convinti di avere scelto la soluzione migliore».