Milano, 9 maggio 2014 – Quattrocentosessanta milioni di euro dalle banche e 70 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture. Grazie ai bonifici per un ammontare complessivo di 530 milioni di euro pervenuti, nelle ultime 48 ore, sui conti di Tangenziale Esterna SpA, oggi la copertura degli investimenti (2,2 miliardi di euro compresi oneri e Iva) necessari per completare, entro la primavera del 2015, Tangenziale Est Esterna di Milano ha toccato quota 1,1 miliardi di euro.
Ieri, nel rispetto delle intese raggiunte alla vigilia di Natale, Cassa Depositi e Prestiti, Banca Europea per gli Investimenti e i nove istituti di credito commerciali coinvolti nel finanziamento di TEEM (IMI, Intesa San Paolo, Unicredit, UBI, Mediobanca, BPM, Credito Bergamasco, Popolare Emilia Romagna e Santander) hanno versato a TE la prima tranche di 460 milioni degli 1,2 miliardi di euro garantiti alla Concessionaria all’atto della sigla, il 21 dicembre scorso, del closing del project-financing, apposta a Palazzo Lombardia alla presenza, oltre che dei vertici della Concessionaria, del ministro Maurizio Lupi, del Presidente della Regione Roberto Maroni, dell’Amministratore Delegato di CDP Giovanni Gorno Tempini, del Direttore per l’Italia di BEI Romualdo Massa Bernucci e del presidente di Concessioni Autostradali Lombarde Vincenzo Pozzi.
Constatato, quindi, il reale avanzamento dei lavori, posto come condizione allo stanziamento del previsto contributo pubblico, il Ministero delle Infrastrutture ha bonificato a TE, tramite CAL, i primi 70 dei 330 milioni assegnati, in quattro rate, all’infrastruttura-sistema attraverso il decreto firmato il 17 luglio 2013 dal titolare del dicastero Lupi. L’Arco TEEM, ossia i primi 7,5 chilometri dell’opera che consentiranno a BreBeMi di accedere al sistema viabilistico dell’area metropolitana, entrerà, del resto, in esercizio ai primi di luglio contestualmente alla «direttissima» Brescia-Milano.
In forza delle risorse appena acquisite, la Concessionaria ha, dunque, raggiunto il 50% di copertura delle provviste da impiegare nella realizzazione dell’intera tratta di TEEM (32 chilometri di tracciato autostradale da Agrate Brianza a Melegnano interconnessi con BreBeMi, A4 e A1, 38 di nuove strade Provinciali e Comunali e 30 di piste ciclabili).
Alla prima tranche dei finanziamenti complessivi ottenuti di 530 milioni di euro si aggiungono, difatti, i 580 milioni di euro (465 in equity e 115 derivanti dall’accensione di un prestito subordinato) assicurati alla Concessionaria dai Soci (TEM 47,6%, Pizzarotti 10,1%, SIAS 7,4%, Itinera 6,4%, Coopsette 4,1%, Unieco 4%, CMB 4%, Impregilo 3,7%, CMC 3,2%, Autostrade Lombarde 3,1%, Intesa San Paolo 2,5%, SATAP 1%, Pavimental 1%, CTE 0,4%, Serravalle 0,3% e Autostrade per l’Italia 0,2%). Attraverso la sottoscrizione degli aumenti di capitale, gli azionisti hanno finora sostenuto i costi dei lavori garantendone la continuità sin dall’apertura dei cantieri risalente all’11 giugno 2012.
L’intervenuta modifica dell’azionariato a seguito dell’ingresso del Gruppo Gavio e di Intesa San Paolo nonchè la sinergia con le Istituzioni nazionali e locali hanno reso definitivamente bancabile l’investimento per la realizzazione di TEEM tramite un calendario di erogazioni che, in virtù dell’accelerazione impressa dal closing, ha permesso alla Concessionaria di arrivare in tempi record alla chiusura del project-financing e di dare continuità ai 5.000 posti di lavoro (1.500 nei quattro lotti cantierizzati e 3.500 nell’indotto) generati dalla costruzione di un’infrastruttura ritenuta strategica. TEEM era stata, d’altra parte, inserita nei dossier di Expo e di BEI soprattutto perché destinata a incrementare, sull’onda dell’attivazione di un trend anticiclico rispetto alla crisi, l’occupazione e la crescita economica delle aree interessate, fluidificando, nel contempo, il traffico della Grande Milano.
La chiusura del project era stata impostata con cinque linee di credito aperte dai finanziatori istituzionali CDP (350 milioni di euro), BEI (475 milioni di euro) e dal pool di istituti di credito commerciali con i seguenti apporti: Intesa San Paolo-Banca IMI (131,5 milioni di euro), Unicredit (131,5 milioni di euro), UBI Banca (100 milioni di euro), Mediobanca (75 milioni di euro), Banca Popolare di Milano (60 milioni di euro), Credito Bergamasco (50 milioni di euro), Banca Popolare dell’Emilia Romagna (30 milioni di euro) e Santander (22 milioni di euro).
«La circostanza che, grazie allo straordinario impegno profuso dallo Stato, dagli istituti di credito e dal Consorzio Costruttori TEEM, l’intervenuta erogazione dei finanziamenti e l’avanzamento delle opere procedano nel rispetto dei rispettivi cronoprogrammi ci conforta al fine del raggiungimento dell’obiettivo costituito dall’entrata in esercizio dell’intera tratta nella primavera del 2015 – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Claudio Vezzosi -. Continueremo, dunque, a lavorare con lo stesso impegno che, negli ultimi mesi, ci ha consentito, proprio attraverso il reperimento delle risorse e la prosecuzione dei lavori, di procedere a tutte le attività produttive attualmente in corso e di mettere in sicurezza i posti creati nei cantieri e nell’indotto».