Milano, 11 luglio 2015 – Dalle 12 alle 15 di lunedì 13 luglio e dal primo pomeriggio sino al termine delle operazioni di martedì 14, 110 tecnici altamente specializzati stabiliranno, all’interno del cantiere ubicato nei confini di Vizzolo Predabissi, quello che, a ragione, va considerato il nuovo record di sollevamento pesi per quanto concerne la realizzazione delle opere connesse al tracciato autostradale di TEEM-A58 (32 chilometri interconnessi a sud con l’A1 Milano-Napoli, al centro con l’A35 BreBeMi e a nord con l’A4 Torino-Venezia).
Utilizzando gru telescopiche di eccezionale portata, la squadra selezionata per quest’intervento-show da Lambro Scarl, il consorzio controllato da Itinera (Gruppo Gavio) cui è affidata, relativamente al Lotto C (Sud Milano e Lodigiano), la costruzione dell’infrastruttura-sistema costituita da TEEM-A58 e da 38 chilometri di arterie ordinarie, provvederà, infatti, a issare 1.400 tonnellate di acciaio Corten a quota 36 metri.
Proprio l’altezza del viadotto (700 metri di lunghezza per 5.000 tonnellate di peso) progettato dall’ingegner Pierangelo Pistoletti con l’obiettivo di collegare, bypassando il congestionato nodo di Melegnano e scavalcando il Fiume Lambro e la ferrovia, la Statale 9 «Via Emilia» e la Provinciale 17 «Sant’Angiolina». Ossia, due delle tantissime strade non sottoposte a pedaggio che risultano attualmente oggetto di riqualificazione nell’ambito del completamento, finanziato prevalentemente con capitali privati, di tutte le opere viarie e ambientali integrate a TEEM-A58.
Entrata nel vivo il 7 giugno con il sollevamento sino a 36 metri della campata di sostegno (225 tonnellate), la realizzazione del viadotto subirà, quindi, un’ulteriore accelerazione nei primi giorni della prossima settimana. Il cronoprogramma dei lavori è incardinato su due fasi distinte. Durante la prima, in calendario lunedì, verranno portate in quota tre cassoni lunghi di circa 40 metri e pesanti 200 tonnellate ciascuno. Nel corso della seconda, invece, saranno posizionate al di sotto del manufatto le «gambe» della forcella in acciaio Corten che permette al ponte di oltrepassare il Fiume Lambro. Ognuna di esse è lunga 50 metri e pesa 370 tonnellate. Le porzioni di viadotto allestite e issate a Vizzolo Predabissi verranno, nelle prossime settimane, spinte sino a Cerro al Lambro con l’ausilio di giganteschi argani idraulici.
Denominato dai tecnici IVN01, il collegamento tra «Via Emilia» e «Sant’Angiolina» deve essere ritenuto il «gemello» del Viadotto Lambro, l’opera ingegneristicamente più complessa tra quelle trasposte dalla carta millimetrata alla realtà lungo il tracciato autostradale di TEEM-A58, dal momento che, attraverso diversi ponti del peso complessivo di 32.000 tonnellate (un decimo del tonnellaggio necessario per costruire il Ponte sullo Stretto), scavalca, a un’altezza superiore ai 30 metri, l’Autostrada del Sole, il Fiume Lambro e le linee ferroviarie ad alta velocità e tradizionale. Ad assimilare IVN01 e Viadotto Lambro sono, d’altra parte, non solo la stessa «firma» (Pistoletti) e il ricorso al sistema della forcella ma anche il percorso parallelo sino allo scavalcamento dell’A1 e l’impiego dei medesimi materiali (acciaio Corten e calcestruzzo).
Grazie all’ennesima sessione di interventi spettacolari che molti degli appassionati dei lavori di TEEM-A58 nel Sud Milano non si perderanno assistendo, come in altre occasioni e in tutta sicurezza, ai lavori da postazioni al di fuori dell’area di cantiere, presto verrà, dunque, aggiunto l’ennesimo, importante tassello alla costruzione di moderne strade percorribili gratuitamente.
L’intera nuova rete viaria ordinaria, nel rispetto dei tempi di realizzazione dettati a Tangenziale Esterna SpA da Concessioni Autostradali Lombarde e Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, sarà consegnata nella primavera del 2016 ai pendolari e agli autotrasportatori penalizzati dagli incolonnamenti che, da oltre quarant’anni, ne chiedono la costruzione.