Milano, 21 agosto 2015 – Nei cantieri illuminati a giorno dalle fotoelettriche delle opere connesse a TEEM-A58 che insistono nel Sud Milano, incomincerà alle 0,45 di domani e si protrarrà sino alle 4,30 la prima delle tre nottate consecutive di lavori che, per ovvi motivi di sicurezza, comporteranno l’interruzione soft delle linee ferroviarie ad alta velocità e tradizionale. La seconda e la terza notte di lavori sono programmate, invece, sempre dalle 0,45 alle 4,30 ma del 20 e 21 agosto.
L’intervento, che consiste in diverse fasi di spinta del nuovo viadotto stradale di collegamento tra la Statale 9 «Via Emilia» e la Provinciale 17 «Sant’Angiolina», non causerà alcun problema alla normale circolazione dei treni. Di conseguenza, sia i passeggeri di rientro dalle vacanze a bordo di Freccia Rossa o Italo sia i pendolari già rientrati dalle ferie e già risaliti sui convogli Trenord continueranno a viaggiare nel rispetto degli orari stabiliti dalle compagnie ferroviarie.
E questo perché i giganteschi argani idraulici impiegati, che, centimetro dopo centimetro, trascineranno il ponte (700 metri di lunghezza, 30 metri di altezza, 5.000 tonnellate di peso) dal sito dov’è stato costruito (Vizzolo Predabissi) in acciaio Corten e calcestruzzo alla sede scelta per l’entrata in esercizio (Cerro al Lambro), entreranno in azione dopo il passaggio degli ultimi treni notturni e si fermeranno in anticipo rispetto al transito dei primi convogli mattutini.
L’operazione verrà portata a termine da 50 tecnici superspecializzati di Lambro Scarl, il consorzio titolare delle realizzazioni nel Lotto C (Melegnano, Vizzolo Predabissi, Cerro al Lambro, Paullo, Dresano, Casalmaiocco, Tribiano e Mulazzano).
Ogni attimo dell’intervento sarà, inoltre, seguito in diretta dal personale di Rete Ferroviaria Italiana inviato in loco con il compito di sovrintendere tutte le fasi di produzione concordate con Lambro Scarl.
La spinta del manufatto denominato IVN01 contempla lo scavalcamento del Fiume Lambro e, appunto, delle linee ferroviarie ad alta velocità e tradizionale.
Il ponte tra la Via Emilia e la Sant’Angiolina va ritenuto, d’altra parte, a tutti gli effetti il gemello del Viadotto Lambro, ossia l’opera ingegneristicamente più complessa di TEEM-A58 che, grazie a 2,2 chilometri a sei corsie più due di emergenza, permette alla nuova autostrada di oltrepassare l’A1 Milano-Bologna, il Lambro e i binari dei treni.
Proprio sull’allestimento strutturale dell’IVN01 si è concentrato, con turni h24 pure a Ferragosto, il lavoro dei tecnici in servizio presso il cantiere di Vizzolo Predabissi.
Nonostante la recente (16 maggio scorso) entrata in esercizio di TEEM-A58, per il quarto anno consecutivo Tangenziale Esterna SpA e Consorzio Costruttori hanno, difatti, calendarizzato una serie di interventi nell’agosto del fermo, in altri luoghi quasi biologico, di ogni attività di cantiere.
L’obiettivo dichiarato della Concessionaria e dei Costruttori rimane, insomma, la consegna entro la primavera del 2016 dei 38 chilometri di nuove Provinciali e Comunali progettati, d’intesa con le Amministrazioni locali, allo scopo di modernizzare la mobilità dell’Area Metropolitana.
La volontà di rispettare pure per quanto concerne le opere viarie connesse il cronoprogramma stilato da CIPE e CAL accredita, quindi, la circostanza che la trasposizione dalla carta millimetrata alla realtà dell’infrastruttura-sistema non s’è, certo, fermata al casello di partenza rappresentato plasticamente dagli oltre 49.000 transiti quotidiani (34% mezzi pesanti) registrati di media dal tracciato autostradale taglia code di TEEM-A58 nei feriali di luglio.
L’apertura del percorso a pedaggio di 32 chilometri da Melegnano ad Agrate Brianza raccordato a sud con l’A1 Milano-Napoli, al centro con BreBeMi A35 e a nord con l’A4 Torino-Venezia s’è, insomma, riflessa positivamente sui tempi di costruzione delle strade ordinarie previste.
Vengono smentite dai fatti pure attraverso le tre nottate di lavori con interruzione soft delle linee ferroviarie le tesi di coloro che, più o meno strumentalmente, avevano ipotizzato un rallentamento delle realizzazioni in corso subito dopo l’entrata in esercizio di TEEM-A58.