Milano, 29 novembre 2019 – La crescita di utili e occupati registrata dalle imprese insediate nei pressi dei Caselli di A58-TEEM (33 chilometri da Agrate e Melegnano) sta attraendo moltissime aziende nel Quadrante Est-Sud dell’Area Metropolitana lambito dall’Autostrada taglia-file e dai collegamenti a percorrenza gratuita connessi.
Industrie italiane e straniere, che operano non soltanto nel comparto della logistica ma pure nei settori della meccanica e dell’alimentare, hanno aperto, infatti, stabilimenti in Brianza, Martesana, SudMilano, Lodigiano e in altri territori collegati dall’Autostrada taglia-file raccordata con A4 Torino-Trieste, A35-BreBeMi e A1 Milano-Napoli.
La ricerca della competitività perduta instradando merci e derrate su Arterie sature di traffico ha spinto, insomma, molte realtà a dislocare siti lungo A58-TEEM con l’obiettivo dichiarato di garantire alla clientela i tempi certi di consegna che, poi, si traducono in un aumento degli ordini e nella conseguente creazione di nuovi posti di lavoro.
L’esempio più concreto di volano economico attivato dall’ubicazione di poli produttivi in corrispondenza della «Agrate-Melegnano» e delle strade gratuite integrate va individuato, senz’altro, nel raddoppio del fatturato (da 70 a 140 milioni di euro) conseguito da Brivio&Viganò insediando a Pozzuolo Martesana la Cittadella del Surgelato.
Tale complesso (30.000 metri quadrati), situato a pochi secondi di TIR dall’ingresso all’Autostrada gestita da Tangenziale Esterna SpA, s’è rivelato, del resto, un valore aggiunto che i clienti della logistica, tra i quali figurano marchi dell’importanza di Esselunga, Ferrero e Unes, hanno dimostrato di apprezzare a suon di commesse.
Limitrofa alla sede di Brivio&Viganò e, quindi, al Casello di Pozzuolo è, inoltre, la piattaforma DHL, impresa che aveva pianificato la costruzione dei capannoni in parallelo con l’avvio dei cantieri (2012) di A58-TEEM intuendo le prospettive di sviluppo generate dalla realizzazione, peraltro secondo cronoprogramma, dell’Autostrada.
In quest’innovativo stabilimento (85.000 metri quadrati), che ha comportato un investimento di oltre 40 milioni di euro, il colosso tedesco della logistica moderna ha concentrato, offrendo lavoro a 500 addetti, le spedizioni stradali, navali e aeree legate, principalmente, a comparti d’eccellenza (moda, farmaceutica e ristorazione).
In ottica high-tech bisogna inquadrare, al contrario, il Truccazzano Business Park (94.000 metri quadrati) che la multinazionale Akno, specializzata nel settore emergente dell’energia fotovoltaica, ha inaugurato a Cavaione, frazione vicinissima al Tracciato dell’Autostrada azzera-code, schiudendo, tra diretto e indotto, 600 posti.
Ulteriori 50 assunzioni sono scaturite dal Centro di manutenzione per i treni di mezz’Europa che Bombardier, gigante transalpino dell’equipaggiamento ferroviario, ha collocato a Melzo (Rail Hub gestito dal Gruppo Contship Italia a qualche minuto da A58-TEEM) allo scopo di assicurare la riparazione di 400 locomotive l’anno.
Nell’industria del caffè opera, invece, il prestigioso marchio Torrefazione Portioli (primo punto vendita a Milano in via Eustachi, oggi oltre 500 tra dipendenti e collaboratori), che si accinge ad affiancare il complesso situato a Zelo Buon Persico (Casello di Paullo) a quello già esistente a Settala, già con vista sull’Arteria taglia-code.
Sempre a Zelo, Comune che sembra vocato per il food & beverage, è entrato in esercizio il sito di Cedior, realtà proveniente dall’Ortomercato del capoluogo ambrosiano che s’è affermata nel campo dell’agro-alimentare a filiera corta e che ha impiantato sulla «Agrate-Melegnano» un sistema di warehouse management sostenibile.
Da ascrivere nel novero delle riconversioni a consumo zero di suolo risulta, infine, l’iniziativa assunta dal Gruppo Iveco-Orecchia in quel di Melegnano grazie al riutilizzo (20 posti) del vecchio consorzio agrario di viale Repubblica come polo per la commercializzazione di ruspe, sollevatori telescopici e altri macchinari.