Milano, 11 luglio 2018 – Quattro cicogne bianche sono nate all’interno dell’oasi che Tangenziale Esterna SpA ha realizzato tra Comazzo (LO) e Liscate (MI) e che risulta accessibile percorrendo A58-TEEM (33 chilometri da Melegnano ad Agrate Brianza) e la rete di piste ciclabili (35 chilometri) connessa all’Autostrada.
Il lieto evento, segnalato, nei giorni scorsi, da diversi attivisti di associazioni protezionistiche, sta richiamando gruppi via via sempre più consistenti di bird-watcher nel sito riqualificato da Tangenziale Esterna SpA nell’ambito del Progetto Speciale di compensazione per le comunità locali denominato «Muzza-Rossate».
Gli appassionati dei safari fotografici desiderano inquadrare, d’altra parte, negli obiettivi sia i piccoli, che, secondo gli esperti, avrebbero almeno due mesi, sia i loro genitori, che erano stati notati, a partire da gennaio, nelle campagne circostanti l’abbazia bramantesca di San Biagio e il complesso rurale di Cascina di Mezzo.
Si trattava di due coppie poco interessate, evidentemente, non soltanto alla migrazione invernale nel Sud Sahara ma anche ad assolvere la missione, affidata alla specie dalle favole, di trasportare bambini in un fagottino tenuto col becco per poi recapitarli nelle abitazioni delle famiglie in dolce attesa di maschietti e femminucce.
Nei mesi successivi all’avvistamento, le cicogne bianche adulte si sono occupate, piuttosto, di costruirsi un presente e un futuro da volatili stanziali nel territorio di confine tra il SudMilano e il NordLodigiano lambito da A58-TEEM, rinaturalizzato dalla Concessionaria e fruibile unicamente attraverso i percorsi ciclopedonali.
In quest’ottica vanno valutate, dunque, prima la nidificazione, certo facilitata dalle piattaforme allestite dai volontari davanti a Cascina di Mezzo, e poi l’accoppiamento, di sicuro favorito da un habitat rivelatosi ideale per la riproduzione della specie anche grazie al risanamento dei canali e alla messa a dimora di nuove piante.
L’intervento attuato da Tangenziale Esterna SpA nell’area in cui sono venute alla luce le cicogne non s’è limitato, del resto, al restauro della chiesa, adibita, negli anni ’70, a garage di trattori, ma ha posto le basi per la creazione di un ecosistema che, come le ex cave di prestito (Pozzuolo e Vizzolo), potesse richiamare l’avifauna.
Il lieto evento registrato non va inquadrato, dunque, nella prospettiva ristretta del segnale di buon auspicio per l’Autostrada taglia-file interconnessa con A1, A35 e A4 ma con il grandangolo offerto da una certificazione di qualità riconosciuta alle opere ambientali completate dalla Concessionaria nel rispetto del cronoprogramma.
Tale attestato d’eccellenza viene accreditato, adesso, sia pure indirettamente dalle cure parentali che le coppie adulte, monogame per l’intera esistenza, dedicano ai quattro piccoli e che, stando ai bird-watcher presenti sul posto nell’ultimo fine settimana, incomincerebbero a comprendere le prime esercitazioni di volo.
Per fotografare i genitori intenti a crescere la prole, che, ormai, fa capolino dai due nidi allocati sulle piattaforme prospicienti Cascina di Mezzo, sono indispensabili i teleobiettivi perché gli adulti si allontanano non appena percepiscono avvicinamenti o movimenti potenzialmente pericolosi per la loro tranquilla famigliola.
Basta un cellulare, tuttavia, per scattare immagini o girare video degli esemplari in perlustrazione nel cielo sopra Comazzo e Liscate dal momento che l’apertura alare (1,80 centimetri), il piumaggio candido (nere le punte di ali e coda) e il becco rosso come le zampe consentono di distinguerli a occhio nudo dagli aironi.
Sino a fine mese, le guardie ecologiche effettueranno, comunque, sopralluoghi finalizzati a circoscrivere l’areale di riproduzione in modo da fornire a bird-watcher ed escursionisti le coordinate giuste per osservare, da debita distanza, questi piccoli che, a differenza dei bambini, sono stati davvero consegnati dalle cicogne bianche…