Milano, 22 maggio 2020 – Prima era una cava utilizzata per rifornire, previo pagamento degli oneri di estrazione al Comune, di ghiaia e sabbia i cantieri di A58-TEEM. Poi, grazie a un’eccellente riconversione, e’ stata tramutata in riserva dell’avifauna. Tra poco diventera’ un’aula magna a cielo aperto ideale per la lezioni nella Natura che caratterizzeranno la scuola del dopo Covid-19.
Passato, presente e futuro dell’oasi realizzata da Tangenziale Esterna SpA nell’ambito delle opere di compensazione ambientale per il territorio, a pochi metri dal Casello A58-TEEM di Vizzolo sembrano provare la legge di conservazione della massa («Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma») teorizzata nel ‘700 da Antoine-Laurent de Lavoisier.
Tanto più all’epoca del Coronavirus nella quale la Societa’ ha deciso di offrire una soluzione efficace alla necessitò espressa dall’Amministrazione di reperire spazi en-plein-air adatti a quella ripresa di Primarie e Secondarie al termine dell’emergenza sanitaria che si rivelerà contrassegnata da un’alternanza di frequenza al chiuso degli istituti e outdoor.
Proprio durante la cosiddetta Fase 2, la Concessionaria s’è premurata, infatti, di donare al Municipio interessato il sito prospiciente l’Autostrada Melegnano-Agrate (33 chilometri interconnessi con A1 Milano-Napoli, A35-BreBeMi e A4 Torino-Trieste) che, dal 2016 in avanti, gli ornitologi e i bird-watcher considerano una sorta di ecosistema perfetto.
L’esigenza di procedere a un rogito per la cessione definitiva dell’area alla Giunta ha costretto Tangenziale Esterna SpA a fissare un prezzo simbolico per la vendita (100 euro), recuperati da sindaco e assessori nelle pieghe del bilancio, ma, a fronte della spesa sostenuta dal Comune, la Concessionaria ha finanziato (10.000 euro) l’allacciamento alla rete elettrica.
Su questi reciproci esborsi è stato incardinato, del resto, l’accordo tra le parti che, non appena il Ministero dell’Istruzione disporrà il ritorno dello studio in presenza, permetterà agli insegnanti di guidare i ragazzi alla scoperta della riserva limitrofa ad A58-TEEM e delle specie acquatiche, diffuse o rare, dalle quali l’oasi risulta popolata.
La concentrazione di centinaia di esemplari nella porzione più riparata del bacino di Vizzolo Predabissi sarebbe spiegabile, secondo autorevoli specialisti in materia di riqualificazioni, con il combinato disposto generato dalla pulizia dell’acqua e dalle nuove piantumazioni attuate dai sapienti agronomi coinvolti dal Consorzio Costruttori TEEM.
I primi avvistamenti di volatili da parte di appassionati locali risalgono all’inizio del 2015 ma, soltanto qualche mese, le osservazioni assumono un’impronta sistematica sull’onda della vasta eco suscitata dall’osservazione, effettuata dagli attivisti del sodalizio Carengione di Peschiera, di cigni neri, tipici dell’Australia ma assenti in Lombardia.
Da allora il luogo, che, in virtù di recinzioni e divieti, è stato preservato da possibili scorribande di bracconieri, ha assunto, presso ornitologi e bird-watcher, una fama seconda sola a quella tributata all’ex cava di Pozzuolo Martesana prima rinaturalizzata dalla Società, poi regalata all’Amministrazione e, infine, affidata in gestione al WWF.
C’è da giurare che, quando la campanella ricomincerà a suonare, germani, cigni bianchi, gruccioni, falchi di palude, moriglioni e tutti gli altri uccelli via via censiti a un battito d’ali dall’Autostrada non contribuiranno solo a formare negli allievi una conoscenza dell’avifauna ma li stimoleranno pure a riflettere, con l’aiuto dei docenti, sul postulato di De Lavoisier.