11 settembre 2015
Il traino da Vizzolo Predabissi a Cerro al Lambro del nuovo ponte da 5.000 tonnellate in acciaio Corten e calcestruzzo che collega la Statale 9 «Via Emilia» e la Provinciale 17 «Santangiolina» è stato completato entro le tre nottate di lavori-show (8-9, 9-10 e 10-11 settembre) previste dal cronoprogramma.
I 50 tecnici in servizio straordinario presso il cantiere delle strade a percorrenza gratuita integrate a TEEM-A58 adiacente al casello più a sud della nuova autostrada hanno, infatti, ultimato lo spettacolare intervento operato con l’ausilio di giganteschi argani idraulici e mastodontiche gru telescopiche.
L’operazione ha comportato, come tempestivamente annunciato dalla Concessionaria Tangenziale Esterna SpA, la contestuale interruzione della circolazione di Freccia Rossa, Italo, Regionali e Interregionali. S’è trattato, comunque, di uno stop dolce in quanto ha riguardato esclusivamente il lasso temporale dalle 0,15 alle 4 indicato da Rete Ferroviaria Italiana proprio perché non interessato dal transito nell’area dei lavori di treni ad alta velocità o tradizionali.
Al pari di quanto avvenuto nelle tre precedenti campagne di spinta effettuate anche sotto Ferragosto, il trascinamento del colossale (700 metri di lunghezza e 36 metri di altezza) ponte non ha causato alcun problema al traffico ferroviario e s’è esaurito con il posizionamento oltre i binari e il Fiume Lambro del viadotto progettato con l’obiettivo di permettere ad automobilisti e camionisti di passaggio lungo la «Via Emilia» e la «Santangiolina» di bypassare il nodo di Melegnano teatro di perenni incolonnamenti.
Azionati con professionalità dal personale superspecializzato del Consorzio Costruttori TEEM, i macchinari high-tech impiegati hanno, d’altra parte, trascinato il ponte manco fosse un fuscello dal sito di assemblaggio (Vizzolo Predabissi) a quello di entrata in esercizio (Cerro al Lambro).
Millimetro dopo millimetro e con spostamenti quasi impercettibili a occhio nudo nonostante il cantiere risultasse illuminato a giorno dalla luce delle fotoelettriche, il viadotto è stato, del resto, trainato in prossimità della «Santangiolina» in modo da accelerarne l’apertura (primi mesi del 2016) dopo che una quinta campagna di spinta, calendarizzata a fine settembre, proietterà il manufatto nella sua sede definitiva.
Il ponte, denominato IVN01, va ritenuto a tutti gli effetti il gemello del Viadotto Lambro, ossia l’opera ingegneristicamente più complessa di TEEM, che, in virtù dei suoi 2,2 chilometri di lunghezza a sei corsie più due di emergenza, consente all’A58 (32 chilometri da Agrate Brianza a Melegnano interconnessi a nord con l’A4 Torino-Venezia, al centro con l’A35 BreBeMi e a sud con l’A1 Milano-Napoli) di oltrepassare l’Autostrada del Sole, il Lambro e le linee ferroviarie.
Pure i lavori completati oggi accreditano la circostanza che la recente (16 maggio scorso) entrata in esercizio di TEEM-A58, peraltro caratterizzata da un soddisfacente numero di transiti (quasi 50.000 di media nei giorni feriali di luglio con percentuali oltre il 30% di mezzi pesanti) abbia velocizzato la realizzazione delle opere integrate a percorrenza gratuita.
La volontà della Concessionaria e dei Costruttori rimane, insomma, quella di procedere, nella primavera del 2016, alla consegna dei 38 chilometri di nuove Provinciali e Comunali trasposte dalla carta millimetrata alla realtà, d’intesa con le Amministrazioni locali, allo scopo di modernizzare la mobilità dell’Area Metropolitana.
Sempre nell’ottica di rispettare il cronoprogramma anche per quanto riguarda le strade ordinarie non sottoposte a pedaggio bisogna inquadrare pure l’impegno profuso dal personale di CCT proprio in queste settimane nell’altro cantiere alle porte di Melegnano.
I tecnici stanno, difatti, procedendo a una serie di vari relativi alla costruzione di altri due «fratelli minori» del Viadotto Lambro che, tra qualche mese, arricchiranno la Skyline già visibile dei nuovi ponti autostradali e stradali. L’intervento riguarda i manufatti, con scheletro portante interamente in acciaio Corten e dello sviluppo complessivo di 600 metri, che connetteranno la «Cerca» alla «Binasca» scavalcando il Lambro e la Vettabbia.
Prosegue, dunque, senza soste la realizzazione, intrapresa a partire dal 10 novembre 2014, dell’innovativo collegamento stradale di 1,4 chilometri tra le Provinciali 39 e 40. I residenti in loco considerano, del resto, quest’infrastruttura la panacea a tutti i mali di traffico veicolare che affliggono il loro territorio. Nell’ultimo mezzo secolo, però, gli Enti Pubblici non sono mai riusciti a garantire le ingenti (25 milioni di euro) risorse necessarie per ultimare l’opera.
Con il risultato che, sino all’avvento dell’infrastruttura-sistema progettata attorno a TEEM-A58 (2,2 miliardi di euro complessivi di investimento, 320 milioni dei quali a carico dello Stato), Melegnano e il Sud Milano hanno dovuto sopportare il delirio viabilistico indotto dai 40.000 transiti quotidiani vi vetture e TIR prodotti dalla presenza nell’area dell’A1 Milano-Napoli, della Tangenziale Est, della Tangenziale Ovest, della «Via Emilia» e di cinque Provinciali («Cerca», «Binasca», «Santangiolina», «Pandina» e «Melegnano-Landriano»).